La Certificazione di qualità
La Certificazione di qualità
L'ente accreditato per il rilascio delle certificazioni verifica con regolari visite in azienda la conformità del sistema di gestione per la qualità alla norma ISO 9001:2008 e rilascia, nel caso di esito positivo, la certificazione, che l'azienda può indicare in etichetta.
Nel caso il sistema gestionale sia efficiente, l'ente rilascia la certificazione per la qualità all'azienda, la quale è autorizzata a comunicarla in etichetta, purché in modo corretto. Infatti il consumatore non deve essere messo nelle condizioni di confondere la certificazione di sistema di gestione per la qualità (ISO 9000), che riguarda l'organizzazione aziendale, con le certificazioni di prodotto, che coinvolgono caratteristiche specifiche del prodotto stesso (chimiche, microbiologiche, sensoriali, ecc.).
Nel contesto italiano sono presenti numerosi enti di certificazione. La correttezza del loro operato viene valutata dal SINCERT, l'organismo italiano di accreditamento degli enti di certificazione.
Iter di certificazione per la qualità
- Definizione del Responsabile qualità
- Preparazione della documentazione di Sistema: Manuale e procedure devono essere creati dall'interno dell'azienda, impostati su misura e propri di ogni singola azienda.
- Selezione dell'organismo di certificazione: la scelta dell'ente è libera ma occorre comunque considerare il mercato di riferimento e tenere presente che l'ente che certifica accompagnerà l'azienda anche nelle successive verifiche di mantenimento.
- Invio della documentazione: la domanda, generalmente corredata dal Manuale (alcuni enti non ne richiedono l'invio ma svolgono una verifica a domicilio).
- Verifica documentale: l'organismo di certificazione valuta la conformità del manuale alla norma; qualora ravvisi delle difformità concede all'azienda un tempo definito per porre rimedio.
- Verifica ispettiva: alla data concordata, gli ispettori dell'ente effettuano la verifica del Sistema qualità valutando l'applicazione delle procedure attraverso esame documentale e incontri con il personale. L'azienda può richiedere, concordandola con l'ente, una "preverifica" informale che simuli la futura verifica ispettiva.
- Conformità del sistema qualità: le difformità tra procedure e realtà aziendale vengono registrate come non conformità e comunicate all'azienda che, entro il tempo stabilito dall'ente, deve eliminarle. Difformità di lieve entità vengono definite osservazioni e la loro gestione non richiede un ulteriore intervento di controllo da parte dell'ente a breve termine, ma sarà oggetto di verifica nella visita periodica successiva.
- Rilascio del certificato: deliberato da un apposito comitato nel quale sono presenti le rappresentanze di vari interessi (ministeri, università, organizzazione dei consumatori, etc.), esso ha validità tre anni, durante i quali l'azienda sarà sottoposta a verifiche periodiche per il mantenimento.
- Mantenimento e miglioramento del sistema: la parte più complessa.
- Verifiche periodiche: ogni 6 mesi - 1 anno ma la loro frequenza può aumentare in presenza di gravi non conformità o difficoltà nella loro gestione. Durante tali verifiche sono svolte ispezioni nelle diverse aree aziendali, selezionate in modo da assicurare che, durante il triennio di validità del certificato, tutte le procedure aziendali siano verificate. La certificazione è revocata se si riscontrano ripetutamente non conformità che l'azienda non è in grado di gestire o non si impegna ad eliminare.
Il certificato per la qualità
La validità del certificato è di tre anni, trascorsi i quali l'azienda dovrà sottoporsi ad una nuova verifica globale che permetta il rilascio di un nuovo certificato.
Sul certificato qualità sono indicati:
- l'esito positivo della verifica di certificazione
- il numero di immatricolazione
- la norma di riferimento
- il settore di certificazione
- la data di scadenza del documento
L'utilizzo del marchio da parte dell'azienda è regolamentato da un contratto stipulato con l'organismo di certificazione